Bonifica amianto e smaltimento: perché?
L’amianto è un serio problema sanitario e ambientale.
Il suo uso massiccio in campo industriale e dell’edilizia è stato in parte dovuto alle sue caratteristiche tecniche di flessibilità, elevata resistenza al calore, filabilità e resistenza elettrica e in parte al fatto di essere un materiale versatile e a basso costo. Tale impiego lo ha reso però una delle sostanze più devastanti nel mondo del lavoro.
Un problema sanitario, dicevamo, anzitutto. I materiali contenenti amianto rilasciano fibre potenzialmente inalabili di diametro ridottissimo. E proprio la sua caratteristica natura fibrosa è causa di gravi patologie dell’apparato respiratorio.
Un problema ambientale, poi. Vista la pericolosità del materiale non è certo sufficiente eseguire opere di bonifica amianto o di messa in sicurezza, ma è indispesabile anche smaltirlo correttamente.
Alla fine degli anni sessanta esistevano in commercio più di 3000 prodotti contenenti amianto, e il suo utilizzo in edilizia si è protratto per quasi tutti gli anni ‘80. L’amianto da bonificare e smaltire ancora presente sul territorio italiano è stimato in 20-30 milioni di tonnellate.
La sua pericolosità e la sua diffusione (anche nelle nostre case sotto forma di tubi, canne fumarie, tettoie, gronde, pluviali, …) rendono più che mai evidente perciò la necessità di affidarsi a professionisti adeguatamente attrezzati e preparati per eseguire operazioni di bonifica amianto e del suo corretto smaltimento.